23 giugno 2011

Sfigatella e il suo carattere: una "non" emozione da dimenticare.


C'era una volta una Sfigatella bassa e secca secca.

Capelli sulle spalle, dritti come spaghetti. Fisico caruccio, viso da cuscino.

Sfigatella aveva un carattere schifoso. Ecco qualcuno tra i suoi difetti principali:

* se la tirava
* si credeva la migliore
* si credeva pure la più bella
* lei era sempre quella nel giusto
* a lei tutti facevano le peggiori cosi
* lei poteva augurare la morte, tanto poverina lei era sfigatella
* tutto le era dovuto
* era tirchia peggio di uno scozzese con i parenti genovesi

Beh, sfigatella si era innamorata. Di uno grande, grosso e ciula. Di uno che paventava tanto il suo amore, il suo feeling sessuale, il suo confidarsi con lei, l'unica... peccato che nel mentre tentava di portare a termine tutto ciò, si stava scopando in fila indiana anche l'ultima cozza che odorava di patata.

Ma era amore. Grande Amore. E sfigatella sosteneva questo in modo ossessivo.

Tutti gli altri erano dei giganteschi stupidi, che non hanno mai saputo amare nè sono stati mai amati. Solo la sua storia era Amore.

Sfigatella usava schermarsi nella vita, facendosi compatire da tutti. Peccato che i soldi li usasse per comprarsi grandi borse di tela invece che per curarsi. Ma sfigatella non sapeva che la sua vera malattia era nella sua testa e non nel suo fisico. Lei non aveva il minimo battito di ciglia di un malato serio che sa vivere la vita cento volte meglio della sottoscritta -per esempio-.

Sfigatella viveva sulle spalle di qualsiasi essere umano passasse di li per caso. Contava le monetine da 5 cent per arrivare a comprarsi scarpe da 100 euro. Non perchè le mancassero, faceva solo fatica a usa le mani avendo i gomiti stra-corti.

Sfigatella non aveva veri amici, li bruciava tutti come incenso, una volta conosciuta. O meglio, scappavano tutti con il primo treno sola andata da lei, pur di non rivederla mai più. Non li avrebbe mai avuti dei veri amici. Perchè alla fine sfigatella non era neanche poi tanto una brava persona.

Sfigatella l'ho lasciata sotto casa sua tanti mesi fa. L'utilizzo di una qualsiasi forma di malattia per difendersi dalla vita (invece che affrontarla e sfancularla potendolo fare), il suo Amore così grande, le sue frequentazioni under 25 per ovvia scelta di tabula rasa intorno, e il suo egoismo allo stato brado, non fanno parte del mio libro di fiabe.

Avrà provato a portarmi sfiga. Sfigatella diceva sempre, che se mandava maledizioni lei, si avveravano... Può essere. Ma non faccio nulla.

La sua sfiga più grande, e che l'accompagnerà per tutta la sua esistenza, è sè stessa, è essere così.

Di peggio non potrei augurarle.

p.s. bisogna essere capaci di dirle pubblicamente fino infondo le cose e di sostenere le propri tesi senza protezioni... e non è da tutti, ancor meno, anzi per nulla, da te. 

21 giugno 2011

Pedofilia: No al Boy Love Day. No alla pedofilia.


Per una volta mi arrabbierò su una cosa che interessa un po' tutti, o almeno spero che interessi tutti umanamente parlando. 

Leggo in rete, proprio oggi, che due volte l'anno, i così definiti pedofili (a cui aggiungerei uno sproposito di parolacce e affini) festeggiano l'amore libero con i bambini.

Per essere precisa ci sono arrivata da un evento su Facebook al quale di certo, senza alcun dubbio, parteciperò.



Argh! Direi per prima cosa.

Teste di c@zzo direi come seconda cosa.

Non ci posso credere, come terza cosa....

Che poi non è che mi fermerei qui.... Scusate l'assenza, quando cerchi su google qualcosa inerente alla pedofilia, è il caso di cacciare giù una qualsiasi medicina che ti inibisca la pompa dello stomaco e non scrivere nel contempo, rischiando il soffocamento per vomito.

Sono abbastanza allucinata, non è che non ne sapevo nulla, anzi... ma ho sinceramente il volta stomaco e la cosa, a mia totale ignoranza, risale già a prima del 2007.

Nel frattempo, tiro il fiato e mi candido a farli fuori tutti quanti. Chi se ne frega del resto. Per i pedofili non ho pietà, nessuna pietà. 

Sono malati? Pazienza, chi ha il cancro spesso, non ha una seconda possibilità, non vedo perchè la debbano avere loro che si rifanno sui ragazzini o peggio, bambini che non sono in grado di capire nulla.

Eccovi alcuni dati ripresi dal blog AbsoluteZero: su un campione di pedofili accertati, questo è quello che avevano nel computer:
83% aveva immagini di bambini tra i 6 ed i 12 anni
39% aveva immagini di bambini tra i 3 ed i 5 anni
19% aveva immagini di neonati o bimbi di età inferiore ai 3 anni
E ancora:
92% aveva immagini di bambini coinvolti in attività sessuali o dei loro genitali
80% aveva immagini che descrivevano rapporti completi e/o rapporti orali su bambini
21% aveva immagini di pornografia infantile con atti di violenza (stupro, bondage, sadismo, etc.) .

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Volete leggere ancora e magari in italiano perchè non è abbastanza l'odio verso queste merde o non vi sentite sufficientemente coinvolti nella questione? Io qui ho trovato abbastanza notizie da smettere ad un certo punto di leggere.

Nel frattempo, vi getto addosso anche questo video,  con le "povere vittime" dei pedofili messi in galera. Da parte mia, avrebbero e dovrebbero marcirci in quelle galere e sinceramente voto anche per fargli danni fisici violenti.



Un post solo non basterebbe comunque. Vi lascio con una frase che a me è piaciuta molto:

We were a silent, hidden thought in the folds of oblivion, and we have become a voice that causes the heavens to tremble. -Kahlil Gibran -


p.s. Ho un figlio di 5 anni e mezzo. Mai e poi mai perdonerò, giustificherò, appoggerò un pedofilo. Sarei capace di linciarlo con le mie mani se solo si azzardasse a mettere gli occhi sul mio bambino.

08 giugno 2011

Lettera ad un amico. Quando muore mamma....


Avrei voluto esserci. Ma non l'ho fatto. Eppure sono lì con il cuore e la tristezza da giorni, da quando ho saputo che tua mamma non c'è più.

Sarà che sono ormai quasi vecchia, ma queste cose le sento ancora di più. Perchè penso da mamma, quale dolore lancinante sia lasciare i tuoi figli senza averli visti crescere finchè si può, finchè sai che la loro famiglia non sei più del tutto tu, ma che hanno accanto qualcuno che li supporta, che li ami, che non li lascia soli.. e perchè no dei figli.

E la vedo dalla parte della figlia, che non è mai il tempo di perdere la propria mamma. Perchè comunque tu sia cresciuto e tu sia volutamente diventato anarchico in famiglia, lei è tutto ciò che ti rassenera. E il suo ventre è sempre intorno a te, con quel liquido "primordiale" che ti scalda.

Oggi sarà il giorno più duro, il giorno in cui il distacco è effettivo, il giorno in cui la terra te la porta via... perchè solo in questo giorno ci si accorge che già, purtroppo non c'è proprio più nulla da fare. Maledetta malattia del secolo... se ne sta portando via troppi...

Non siamo amici, non lo siamo mai stati. E non siamo colleghi, non lo siamo mai stati, ma qualcosa lo abbiamo condiviso in questi anni. E sono li  a darti un abbraccio, anche se non fisicamente. 

Ti vedo ancora così ragazzino... e te lo dico con il dolce affetto che proprio una mamma può comprendere.

Non sono venuta perchè non volevo riaprire una voragine, incontrando di nuovo gente con cui ho preferito chiudere nella vita. Gente di cui non ho più alcun rispetto nè affetto. Persone di cui non condivido la visione della vita, e che hanno saputo farmi male. 

Se così posso dire, oggi hanno vinto loro. Ma la mia presenza non è meno forte ad essere qui piuttosto che in Chiesa... e sei uno che ha sempre capito queste cose. Mi dispiace, oggi il cielo piange lacrime come probabilmente lo sta facendo il tuo cuore. Non siamo amici, non lo siamo mai stati. 

Ma oggi ci sono. E sento tutto il peso di questa "ingiustizia" così dolorosamente "vera".

Ti abbraccio.

06 giugno 2011

Tutti i grandi sono stati bambini una volta


Tutti i grandi sono stati bambini una volta.

Ma pochi di essi se ne ricordano.

I Soliti Idioti continuano...


Arriva una mail ufficiale che con caratteri cubitali annuncia la morte di una persona.

No, non si tratta di spam, si riferisce alla mamma di un collega.

Beh, grazie della mail, fa sempre piacere sapere queste notizie da altri colleghi che sanno e non dicono.

Che ti passano accanto e non fiatano, perchè sia mai, la stronza alla fine sono io e gli altri che non capiscono, che sono stati tanto ma tanto cattivi.

Che è meglio aspettare l'ufficializzazione asettica di una cosa così.

Peccato che IO, non definirei questo tipo di notizie un rapporto personale, bensì buona educazione e un certo cliché quanto meno basato sul dispiacersi della situazione.

Ma i "Soliti Idioti" continuano.....
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